Progetto realizzato con il contributo della Regione Campania – Direzione Generale Governo del Territorio, ai sensi della Legge Regionale 19/2019
Cool City è un progetto di ricerca / azione multidisciplinare che propone un esperimento urbano mirato al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali:
– resilienza ai cambiamenti climatici
– rigenerazione urbana
– rinaturalizzazione e protezione della biodiversità
Lo studio si concentra sull’area metropolitana di Napoli e mira al recupero delle acque disperse e non più utilizzate al fine di contrastare gli aumenti di temperatura a livello di urbano. L’effetto delle “isole di calore urbano” (UHI) causate dall’urbanizzazione è certamente una delle maggiori preoccupazioni ambientali. Utilizzare gli effetti di raffreddamento dei corpi idrici come tipo di servizio ecosistemico è un modo importante per mitigare le UHI nelle aree urbane.
L’acqua ha un effetto di raffreddamento perché, quando essa viene a contatto con un oggetto a un livello relativamente più alto di temperatura, il flusso di energia termica risultante riduce la temperatura del corpo e aumenta la temperatura dell’acqua fino a quando entrambi sono in equilibrio termico.
Cool City mira al recupero e alla ri-funzionalizzazione delle abbondanti acque di sorgente che hanno caratterizzato la storia idrogeologica di Napoli e che oggi sono incanalate in fognature o in sbocchi connessi al mare. Cool City riunisce competenze nei settori della progettazione urbana, dell’ingegneria ambientale, della geologia, dell’archeologia e della biologia.
Le grandi città e soprattutto i loro contesti metropolitani reagiscono lentamente e con grande difficoltà ai cambiamenti nella società e ai nuovi stili di vita. Sono, però, necessarie soluzioni rapide per combattere il cambiamento climatico e limitare l’impatto ambientale delle emissioni di CO2.
La pianificazione di nuove città tiene conto delle attuali trasformazioni climatiche, valutando gli interventi focalizzandosi sui fattori ambientali e proponendo soluzioni adeguate alle nuove e variabili esigenze. Ma come possiamo adattare i centri storici delle città europee alle caratteristiche dei cambiamenti climatici?
Cool City propone un dibattito su questi temi, aprendo una discussione multidisciplinare per analizzare le varie sfumature dei cambiamenti climatici e una riflessione sul territorio di Napoli come luogo di sperimentazione.
Nell’attuale fase storica, caratterizzata da cambiamenti climatici e dalla crescita esponenziale della popolazione, diventa sempre più urgente valutare attentamente le risorse disponibili e quelle necessarie per contrastare i problemi.
Queste considerazioni, essenziali per la maggior parte del pianeta, diventano ancora più importanti in un centro altamente urbanizzato come la città metropolitana di Napoli, che manca di aree verdi e blu ed è conseguentemente afflitta dai picchi delle “isole di calore” nei mesi estivi.
Negli ultimi anni, gli impatti antropogenici causati dalla rapida urbanizzazione e dai cambiamenti
climatici hanno influenzato in modo determinante la biodiversità e il funzionamento degli ecosistemi. Gli effetti UHI sono tra i disturbi antropogenici che influenzano maggiormente le comunità urbane.
Le città possono rappresentare il fulcro delle azioni per il clima e per mitigare gli aumenti di temperatura. In effetti, la presenza di spazi blu nelle aree urbane può aiutare a ridurre questi impatti negativi, creando il raffreddamento di zone cuscinetto; queste aree di raffreddamento migliorano le condizioni microclimatiche e la salute umana (Wu, Zhang, 2019).
Tuttavia, è solo attraverso processi di conoscenza e con il coinvolgimento attivo della cittadinanza che possiamo lavorare per promuovere politiche ambientali sostenibili in modo efficace.
Con Cool City intendiamo intraprendere un percorso bottom-up virtuoso e ambizioso per avviare piani di adattamento e resilienza.
Il progetto mira a stimolare i decisori locali e i cittadini a una discussione aperta sul tema dei benifici che un habitat confortevole può dare alla vita umana degli abitanti. Nel 2012, gli studi sul riutilizzo dell’acqua hanno stimato che in tutto il mondo, ogni giorno, vengono creati circa 180 miliardi di litri di acque reflue.
Queste acque disperse potrebbero essere utilizzate invece per irrigare i campi, sostenere l’attività industriale e persino per creare acqua potabile, o come proponiamo, avere un effetto di raffreddamento su centri altamente urbanizzati.
Mentre è ampiamente riconosciuto che il riutilizzo delle acque reflue urbane si sia dimostrato efficace nell’integrare l’approvvigionamento idrico in un gran numero di regioni del mondo, al contrario solo il 3-4% del di queste acque vengono trattate e riutilizzate oggi sul pianeta.
Cool City propone un approccio multidisciplinare all’uso delle risorse idriche territoriali per garantire un comfort ambientale sostenibile, mitigare le conseguenze dei cambiamenti climatici nelle città e proteggere la biodiversità.
A tal fine, Cool City intende raggiungere gli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite (OSS – Sostenibile Obiettivi di sviluppo). La legge italiana Galli (aggiornato D.L.vo 11 maggio 1999 n. 152) definisce tutta la superficie e le acque sotterranee come risorsa pubblica da utilizzare secondo criteri di solidarietà e la cui protezione è di interesse comune.
Cool City mira a essere uno strumento per diffondere la nozione di acqua come risorsa comune per proteggere il diritto delle generazioni attuali e future di godere di un patrimonio ambientale intatto.
Cool City prevede un uso dell’acqua che evita gli sprechi e aumenta la vivibilità dell’ambiente, garantendo così la biodiversità.
Di conseguenza, Cool City mira a stimolare un aumento dell’uso delle risorse idriche territoriali (lo scopo ultimo del riutilizzo) al fine di raggiungere tre obiettivi fondamentali a lungo termine che sono: la resilienza ai cambiamenti climatici, la rigenerazione urbana e la rinaturalizzazione, la protezione della biodiversità.
Questi ultimi sono considerati realizzabili raggiungendo due obiettivi a medio termine. COOLCITY_LAB (workshops)
Cool City Lab consiste in lezioni frontali, tavole rotonde, visite guidate, esercitazioni, raccolta di dati ed esperienze informartive finalizzate alla produzione editoriale dell’Atlante dell’Acqua di Napoli.
E’ una mappatura della fitta rete di corsi d’acqua dimenticata nel tempo: fiumi, torrenti, sorgenti e tratti abbandonati di antichi acquedotti dove ancora oggi l’acqua continua a scorrere.
Cool City Lab propone un ragionamento multidisciplinare nell’uso delle risorse idriche territoriali per garantire un comfort ambientale sostenibile, mitigare le conseguenze dei cambiamenti climatici nelle città e proteggere la biodiversità.
I laboratori sono anche uno strumento per diffondere il concetto di acqua come risorsa comune per proteggere il diritto delle generazioni attuali e future di godere di un patrimonio ambientale intatto.
Cool City Lab studierà le questioni climatiche, ambientali, economiche, sociali, scientifiche e culturali.
Con l’assistenza del team di CoolCityLab_support, gli studenti acquisiranno conoscenza di questi argomenti tramite un approccio esperienziale, ricerca, analisi/sintesi e produzione di design e progetti.
Perché Napoli?
Sorto tra il Vesuvio e i Campi Flegrei, in un’area vulcanica che è stata attiva per almeno 47 Ka BP, il Golfo di Napoli è stato abitato sin dal Paleolitico quando i fenomeni tettonici hanno modellato una morfologia congeniale alla vita animale e vegetale.
Alla sua fondazione, Neapolis ospitava tra i 15.000 e i 20.000 abitanti, i cui bisogni idrici venivano soddisfatti dalle numerose sorgenti che scorrevano all’interno del perimetro delle mura della città. Immediatamente fuori l’area, i fiumi e i laghi consentivano abbondanti raccolti.
Napoli è una città ibrida che combina le caratteristiche del Nord Europa e del Mediterraneo.
Diversi strati formali e culturali sono riconoscibili in città, dal periodo greco-romano al neo-kitsch postmoderno: il centro antico con il suo piano generale “ippodameo” basato su “cardi” e “Decumani”, la città medievale con i suoi quartieri (Borghi) e castelli, le varie espansioni urbane, gli edifici neoclassici (la prima espressione di stile classico dopo la scoperta di Pompei), i progetti fascisti come la “Mostra d ‘Oltremare”, la speculazione urbana incontrollata dopo la seconda guerra mondiale e, infine, l’estensione del piano generale di Kenzo Tange.
L’ambiente edificato e la cultura storica napoletana rappresentano insieme una sorta di concreto modello di teoria del caos applicato ai sistemi urbani. A questo proposito, Napoli è uno dei siti più provocatori per la ricerca sull’urbanizzazione contemporanea. Ogni centimetro quadrato della città è densamente abitato. Circa tre milioni di persone si spostano, consumano e vivono in uno dei territori metropolitani più vasti d’Italia. Napoli è particolarmente affollata, in diversi agglomerati urbani, ma può essere ancora descritta come un’unica identità omogenea.
La città è un mondo di colori, suoni, interazioni spaziali e sociali prodotte da improvvise trasformazioni e costanti mutazioni di flussi culturali. La città continua a mantenere una forte identità, mentre storicamente è capace di assorbire influenze molto diverse.
Studiare e progettare Napoli è un modo per partecipare alla sfida dell’urbanizzazione sostenibile. È un processo in corso, familiare a molte altre mega-strutture urbane come a Hong Kong, Il Cairo, Città del Messico e Los Angeles.
Attività Proposte da Cool City Lab:
Ispezioni: Volla-Fiume Sebeto / Conca di Agnano-Bagnoli / Sorgenti del Centro Storico.
Lezioni:
Roberto Germano (fisico teorico) / Bruno Brillante (esperto del sito) / Paola Mercogliano (clima- tologa) / Gianluca Minin (geologo) / Nick De Pace (architetto e speleologo urbano) / Anna Migliaccio (architetto paesaggista e pianificatore).
Visite Guidate:
Biblioteca Nazionale di Napoli / Grotte cittadine / CelaNapoli / Acquedotto Augusteo / Napoli sotterranea.
Analisi e Proposte:
interviste / documentazione video-fotografica / raccolta dati delle reti idriche presenti in città/ analisi comparativa di mappe storiche della città / rappresentazione schematica dello status quo e scenari futuri.
Cool City Lab Filosofia di Insegnamento e Risultati di Apprendimento:
i workshop della LAN forniscono gli strumenti per esaminare l’esistenza precaria della città e le sue trasformazioni potenzialmente estreme attraverso metodi empirici di analisi e progettazione.
Ciò sfida i partecipanti ad affrontare la complessità del contesto di una delle più affascinanti città nel mondo.
Il ruolo del team LAN è quello di stimolare gli studenti a impegnarsi in attività di ricerca.
I nostri membri sono facilitatori del processo di apprendimento e aiutano gli studenti a diventare leader-giocatori nei loro progetti rafforzando la loro capacità di esplorare domini specifici.
L’approccio “learning by doing” consiste nel comprendere il ruolo di una definizione costruttiva come metodo per incoraggiare e raggiungere forme di apprendimento efficaci, mediante dimostrazione, discussione, esame, sondaggio e valutazione, che non possono essere ridotti al semplice trasferimento di nozioni e conoscenza.
La teoria del costruzionalismo aiuta a perseguire l’obiettivo dell’insegnamento offrendo il massimo dell’apprendimento con un insegnamento minimo.
Ciò consente il potenziamento degli studenti che acquisiscono rapidamente un approccio produttivo all’apprendimento e al progettare in queste forme di seminari. Il ruolo dell’insegnante è quello di incoraggiare gli studenti ad affrontare prima l’impegno individuale e poi quello del gruppo, partendo con la definizione delle proprie passioni e interessi, basati su una formalizzazione su cui intraprendere la ricerca. In questo quadro, l’insegnante diventa un facilitatore.
Senza fornire indicazioni o risposte gli studenti vengono aiutati a diventare protagonisti nei loro propri progetti rafforzando la loro capacità di esplorare vari domini specifici.
COOLCITY_DEEP (analisi / ricerca dettagliata)
CoolCity promuove azioni partecipate per la riqualificazione dei flussi d’acqua, nonché interventi per aumentare la consapevolezza.
A rotazione, tali attività hanno lo scopo di stimolare un senso di responsabilità collettiva nei confronti dell’inquinamento e degli sprechi d’acqua.
Tali azioni costituiscono il presupposto fondamentale per qualsiasi accordo su come strutturare le politiche volte a incrementare l’uso delle risorse idriche territoriali.
CoolCity sostiene che un’analisi costi / benefici sull’aumento dell’uso delle risorse idriche potrebbe aiutare la politica e i responsabili delle decisioni a definire politiche sostenibili.
Lezioni frontali tenute da esperti della materia
04.20 – Bruno Brillante – Conoscenza empirica del territorio, animatore delle comunità, scouting rurale. Il fiume Sebéto, leggende e storia – Incontro ZOOM su l’acqua napoletana per eccellenza che suscita grande curiosità. La sessione descrive il leggendario / tragico Fiume Sebeto. Si dice che la sua fonte sia a Volla e che il ponte della Maddalena si trovasse a cavallo del suo estuario. Dipinti, storie e miti hanno lasciato un ricordo indelebile di quello che un tempo era un importante corso d’acqua. Il primo incontro del lunedì di Pasqua, è stato organizzato come un’escursione all’aperto, esaminando il fiume più famoso della storia di Napoli, accompagnati da un esperto appassionato della sua storia.
04.20 – Roberto Germano – Fisico. Sperimenta studi sulla dinamica interna dell’acqua nella sua forma liquida e le conseguenze della sua capacità di raffreddamento.
L’acqua dolce regolare contiene nella sua struttura molto più di quanto le persone capiscano spesso. Per gli ultimi tre secoli, è stata utilizzata nella medicina omeopatica, producendo effetti tangibili sull’uomo, sugli animali e sulle piante, ma solo oggi stiamo iniziando a comprenderne le azioni e i meccanismi, nonostante la totale assenza di molecole in soluzione.
06.20 – Nick DePace – Esperto di antichi sistemi infrastrutturali e strutture idriche sotterranee e membro della facoltà della Rhode Island School of Design, più avanti in primavera.
07.20 – Maurizio Iaccarino – Biologo – Quanta acqua per la razza umana?
tavole rotonde, pianificazione di progetti partecipativi, discussioni aperte, visite guidate di gruppo.
Ispezioni: Volla-Fiume Sebeto / Centro storico Sorgenti / Conca di Agnano Maggiore consapevolezza civica sul potenziale di riutilizzo delle risorse idriche della città.
Obiettivi: associazioni, comitati comunali, studenti universitari, residenti urbani COOLCITY_SURVEY (ispezioni sul campo / ricerca in biblioteca / conto della portata)
Raccolta di dati scientifici.
Conto della portata delle acque sorgive e sotterranee / Analisi comparativa delle mappe storiche della città.
Ispezioni MediaTeam: Volla-Fiume Sebeto / Centro storico Sorgenti / Conca di Agnano / Interviste / Documentazione video-fotografica.
NETWORK ACCADEMICO
Università Vanvitelli Napoli – Raffaele Marone, Dipartimento di Architettura, Progettazione Architettonica.
Università Partenope di Napoli – Nicola Massarotti, Dipartimento di Ingegneria, con esperienza nei settori della fluidodinamica computazionale, fluiscono elementi finiti, calore e fluidi mezzi porosi, celle a combustibile, conversione di energia geotermica e fonti di energia rinnovabile.
Università di Roma 3 – Flavia Bartoli, Dipartimento di Biologia, Botanica ambientale e applicata, concentrarsi sulla vegetazione mediterranea termofila e sulla conservazione e il miglioramento del patrimonio culturale, la gestione botanica delle aree archeologiche e l’etnobotanica.
CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici – Paola Mercogliano, Focus su modelli climatici regionali, Analisi di stabilità, Modelli idrologici e idraulici.
New York’s Global Environmental College – Theodor Endreny, College of Environmental Science and Forestry, State University of New York
Dipartimento di Architettura e Centro di ingegneria civile per l’energia e la progettazione degli ambienti (EDEn), Bath UK – Tristan Kershaw.
Rhode Island School of Design – Nick De Pace, Department of Architecture. Elective Studio in Landscape Architecture and Nature-Culture-Sustainability Studies Concentration.
University of Washington – Julie Villegas Associate Director, University Honors Program, Interdisciplinary Studies.
NETWORK PROFESSIONALI
Jan Edler e Tim Edler GB, realtà: uniti – studio per arte e architettura – Pianificatore di Flussbad Berlino, progetto di sviluppo che trasforma il canale Sprea nel cuore di Berlino in un ambiente pulito e luogo accessibile per il grande pubblico da utilizzare in nuovi modi.
Mauro Smith e Sila Barracco, smithbarracco Studio of Architecture, Napoli. Enzo Russo, Studio di Architettura, Napoli.
